Emily Jacir – Museo delle Migrazioni di Lampedusa 2013

Inizia la residenza artistica di Emily Jacir sull’isola di Lampedusa. L’artista è stata invitata dall’associazione Isole in collaborazione con l’associazione Askavusa, nell’ambito del Lampedusa in festival (luglio 2013), in qualità di membro della giuria selezionatrice dei film in concorso.

In questa occasione l’artista realizza la prima tappa del programma di residenze previsto dal progetto del Museo delle Migrazioni di Lampedusa, finalizzato ad affiancare la produzione artistica contemporanea al processo di studio, analisi e conservazione della collezione di oggetti e documenti appartenuti alle persone migranti e ritrovati a Lampedusa a partire dal 2009.

La residenza si svolgerà per due settimane, dando a Emily Jacir la possibilità di conoscere il territorio e le sue caratteristiche, in concomitanza con la prima mostra del Museo delle Migrazioni “Con gli oggetti dei migranti”, organizzata presso la sede dell’Area marina protetta. La residenza ha pertanto l’obiettivo di avviare un percorso di sensibilizzazione e valorizzazione dedicato alla collezione di oggetti migranti, cui gli artisti possono accedere tramite la consultazione del primo nucleo dell’archivio. Gli artisti invitati non lavoreranno direttamente sugli oggetti della collezione, che non potranno essere direttamente utilizzati per la realizzazione di opere o interventi creativi, ma si ispireranno ad essi per ideare nuovi lavori dedicati al tema delle migrazioni, che entreranno a far parte di una nuova collezione artistica a Lampedusa.

Il Museo delle Migrazioni di Lampedusa nasce da un’idea delle associazioni Askavusa, che ha raccolto e salvato gli oggetti nel corso degli ultimi anni; AMM, Archivio delle memorie migranti (Roma); Isole (Palermo), con il patrocinio del Comune di Lampedusa e Linosa e la curatela del professore Giuseppe Basile. Il centro studi e documentazione sulle migrazioni nel Mediterrano vuole costituire un punto di riferimento per la comunità dei migranti, attraverso il coinvolgimenti delle persone che hanno affrontato il viaggio, sbarcando a Lampedusa e che hanno il desiderio di collaborare ad un progetto di raccolta delle testimonianze storiche e individuali di questo vissuto. Inoltre il centro intende dialogare con la comunità scientifica per sottolineare l’importanza di una memoria viva e attuale, mediante un progetto dal valore etico e civile.