Venerdì 15 giugno le associazioni culturali Connecting Cultures e Isole presentano per la prima volta al pubblico “Il Pensiero Che Non Diventa Azione Avvelena L’anima” dell’artista Eva Frapiccini, progetto vincitore della prima edizione del bando Italian Council 2017, concorso ideato e sostenuto dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
INCONTRO PUBBLICO SU ARTE, MEMORIA E LEGALITÀ
Biblioteca Comunale di Palermo // 10.00-13.30
INAUGURAZIONE OPERA
Archivio Storico Comunale di Palermo // Sala Almeyda // 17.30
Ideato nel 2014, nell’ambito di un progetto espositivo sul tema della legalità, a cura di Connecting Cultures, Isole e Caterina Niccolai, presso il Tribunale di Palermo, il lavoro di Frapiccini prosegue oggi con una nuova serie di residenze nel capoluogo siciliano, per portare a termine la sua indagine sulle vittime e i protagonisti delle guerre di mafia.
Attraverso la documentazione fotografica di appunti, agende, indagini, rinvenuti presso archivi pubblici e privati, l’artista sottolinea il valore di testimonianza intima e intellettuale dei documenti quotidiani, quale traccia del pensiero e dell’azione che sostanziano i singoli percorsi di lotta. Nonostante il forte portato storico, politico e morale che li caratterizza, questi documenti stupiscono a volte per la loro semplicità e la capacità di comunicare in modo diretto dettagli e sfaccettature di una scelta di vita. L’intera ricerca è condivisa, attraverso un complesso lavoro sul campo, con le associazioni promotrici, in un percorso comune di indagine e riflessione sul senso della testimonianza e della memoria.
Il progetto di Eva Frapiccini, concepito come un percorso di partecipazione e di coinvolgimento attivo delle realtà locali (enti pubblici, scuole, associazionismo, imprenditori e artigiani locali), attraverso incontri e laboratori didattici, confluisce oggi in una mostra che accoglie il risultato di un lavoro corale.
L’opera esposta presso la sede dell’Archivio Storico Comunale di Palermo è un’installazione concepita come un archivio mobile consultabile dallo spettatore, una struttura in ferro battuto che contiene le fotografie incorniciate dei documenti unici, altrimenti non visibili. Il lavoro fotografico assume dunque l’aspetto della testimonianza e della ricerca, inserendosi a sua volta nel contesto di un importante archivio storico e dialogando con esso.
Il progetto si inserisce nell’ambito di due eventi culturali di calibro internazionale: il programma di Palermo Capitale della Cultura Europea 2018 e Manifesta 2018.
Dopo la prima importante inaugurazione a Palermo nel giugno 2018, l’opera verrà inoltre esposta e presentata ad un pubblico internazionale all’interno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.
Il progetto si conclude con l’acquisizione dell’opera da parte del Museo comunale d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia di Senigallia (AN) che ne organizzerà un’ulteriore esposizione temporanea, prima di accoglierla nelle proprie collezioni.
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WORDS WITHOUT ACTION POISON THE SOUL
a project by Eva Frapiccini
curated by Connecting Cultures and Isole
15 JUNE 2018
PUBLIC FORUM ON ART, REMEMBRANCE, AND LEGALITY
Biblioteca Comunale in Palermo // via Casa Professa 18
H 10.00-13.30
OPENING RECEPTION
Archivio Storico Comunale in Palermo // Sala Almeyda // via Maqueda 157
H 17.30
On Friday, June 15, 2018 the cultural associations Connecting Cultures and Isole will present to the public for the first time Words without Action Poison the Soul by the artist Eva Frapiccini, project winner of the first edition of the 2017 Italian Council grant, a competitive grant created and supported by Directorate General for Contemporary Art and Architecture and Urban Peripheries (DGAAP – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane) of the Ministry of Culture, Cultural Heritage and Tourism (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) to promote Italian contemporary art around the world.
Originally designed in 2014 as part of an exhibition to be held at the Courthouse in Palermo on the subject of legality curated by Connecting Cultures, Isole and Caterina Niccolai, and after spending a period of time in the Sicilan capital, Frapiccini resumes her work and unveils this project thereby concluding her research on the victims and the leading figures of the mafia killings.
Via photographic documentation of notes, diaries, and other research as found in public and private archives, the artist emphasizes the intimate and intellectual testimonial value of everyday documents, tracing the thoughts and actions that embody the individual paths of struggle. Despite the strong historical, political and moral prominence that characterizes them, these documents astonish at times due to their simplicity and ability to communicate directly the details and the facets of these life choices. The entire research project captures the artist’s complex fieldwork and, along with the associations involved in curating the project, offers a collective journey of investigation and reflection on the meaning of testimony and memory.
Eva Frapiccini’s project, designed as an interactive journey into the local institutions and the values of the people involved (government agencies, schools, associations, entrepreneurs and local artisans) along with the use of seminars and educational workshops, has been transformed into an exhibition that showcases the results of a collective effort.
The work exhibited at the headquarters of the Municipal Historical Archive (Archivio Storico Comunale) in Palermo is an installation designed as an itinerant archive, which may be consulted by the viewer, a wrought-iron structure that contains framed photographs of unique documents, otherwise unavailable for viewing. The photographic work therefore becomes a testimonial and vehicle for research, finding its place within the context of an important historical archive and engaging in a dialogue with it.
The project is part of two cultural events of an international calibre: the official program of Palermo European Capital of Culture (Palermo Capitale della Cultura) 2018 and Manifesta 2018.
After the initial important debut in Palermo in June 2018, the installation will also be exhibited and presented to an international audience at the Italian Institute of Culture (Istituto Italiano di Cultura) in Brussels.
The project ends with the acquisition of the installation by the Municipal Museum of Modern Art, Information and Photography in Senigallia (Museo d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia), which will organize an additional, temporary exhibition before accessioning it into its collection.